Pubblicato il Lascia un commento

A scuola di difesa ibrida: la Hybrid Defense Academy

Militari di rango e diplomatici tornano sui banchi di scuola.

Tutti hanno sentito parlare di “guerra ibrida”. Ma cosa essa sia, questo pochi lo sanno. I molteplici tentativi di teorizzazione accademica non sono riusciti a produrre un paradigma unitario, né alcuna versione in grado di contenere e sussumere tutte le altre.

Altro è il discorso sul piano operativo. Nell’immediatezza dell’azione, la prassi della “guerra ibrida” salta all’occhio immediatamente, e la costruzione di una risposta attiva a questo genere di minaccia è stata questione di poco – in senso relativo – tempo.

Allo stato attuale, in area Euro-Atlantica, il costrutto di “guerra ibrida” viene applicato specialmente al confronto con la Russia, e al suo modo di operare sia nel suo vicinato, sia, persino, oltreoceano.

Benché gli aficionados di certi studi strategici in stile Guerra Fredda fossero già più che familiari con ragionamenti analoghi, è a partire dal 2014 che il concetto di «guerra ibrida» comincia a circolare, riferito alle vicende ucraine.

Da quel momento in poi, teoria e prassi si sono mescolate in un corpus composito e di fortuna alterna. Se la questione della teorizzazione accademica può sembrare oziosa, i risvolti pratici di una comprensione uniforme della «guerra ibrida» possono risultare direttamente nientemeno che nel binomio successo/insuccesso. Insomma, in un organismo di vocazione operativa ma al contempo composito e democratico come la NATO, la percezione della minaccia e il conseguente decision-making rischiano di minare alla base l’efficacia del Patto Atlantico stesso.

Paesi operativamente vicini come i Baltici, parte dei Visegrad, l’Ucraina, la Georgia, hanno conosciuto sulla propria pelle il modus operandi ibrido, e necessitano di poche spiegazioni. Altri Paesi NATO, il “fronte meridionale”, l’Europa Occidentale, non sono invece stati esposti agli aspetti più tangibili di questa forma di conflitto, e dunque, non lo individuano come minaccia.

La conseguenza di questa sperequazione di percezione, crea un muro di incomunicabilità fra gli Alleati stessi, rischiando di rendere il processo di decision-making caotico, indeciso, e inefficace.

Questa considerazione dovrebbe essere sufficiente a chiarificare la necessità di una comprensione unitaria del fenomeno, ma se ciò non bastasse val la pena di ricordare la storia stessa del concetto.

Quando esso venne enunciato originariamente nella sua forma attuale, era di Africa che si parlava, e non di Europa dell’Est.

E colui che viene considerato in senso spurio il suo teorizzatore attivo, non era invece che un osservatore passivo che enucleava gli elementi fondanti di ciò che riteneva essere il tipo di conflitto asimmetrico che potenze avverse stavano conducendo nel Maghreb. Si, il Maghreb, quello a pochi kilometri dalle coste italiane.

La guerra ibrida ha delle basi dottrinarie molto salde e sa tenersi al passo coi tempi. Ha una forte componente geografica. È una guerra totale, completa, che non lascia alcun aspetto al caso e non neglige di trasformare in arma qualsivoglia aspetto della società.

LA HYBRID DEFENSE ACADEMY

In merito, chi scrive ha avuto il piacere e l’onore di partecipare al corso erogato dalla Hybrid Defense Academy, un istituto con sede in Florida, USA, che raccoglie fra i migliori esperti internazionali di “guerra ibrida”. Considerata la discrepanza fra la dimensione teorica e quella pratica, i docenti del corso provengono tutti dall’ambito operativo. In particolare, il corso è tenuto da due ex Ministri degli Esteri, un Generale dello US Army, due Ambasciatori, e due accademici.

Il corso inquadra il confronto fra potenze nei termini di guerra ibrida, ne approfondisce gli aspetti chiave ed è efficace nel fornire spunti di riflessione e una base di common knowledge che si delinea come vieppiù imprescindibile negli scenari di conflitto contemporanei.

La formazione della Hybrid Defense Academy è studiata specificamente per militari, diplomatici e altri professionisti del settore della difesa, ed è suddivisa in corsi introduttivi/generici e corsi di area specializzanti. I corsi sono a pagamento.

Il direttore dell’Accademia, Mark Voyger, ha lunga esperienza sul campo, ed è stato, fra le altre cariche, special advisor dello US Army Europe per la Russia. Attivo con il circolo di The Tactical Network nel campo del training militare e della consultancy, è senior analyst in uno dei più rinomati think-tank di Washington.

Per ulteriori informazioni scrivere a: voyger@thetacticalnet.com

A seguire il programma del Senior Executive Course con docenti e tematiche.

Russia’s Hybrid Challenges to European Security and NATO’s Evolving Proactive Strategy, LTG (ret.) Ben Hodges, Pershing Chair, CEPA; Commander USAREUR (2012 – 2014)/NATO LANDCOM (2014 -2018);

– The EU Relations with Russia, and Hybrid Challenges to the Baltic States, Vygaudas Usackas, Board Member, Avia Solutions; EU Ambassador to Russia (2013 -2017), EU Representative to Afghanistan (2010 – 2013), Minister of Foreign Affairs of Lithuania (2008-2010);

Russia’s Hybrid Influence in Central Europe: Energy and Populism, Dr. Reka Szemerkenyi, Senior Fellow, CEPA; Ambassador of Hungary to the USA (2015-2017);

Russia’s Hybrid Aggression Against Ukraine: Lessons for NATO and the West, Dr. Oksana Syroid, Leader of Samopimich Party, Ukraine; Deputy Speaker of the Ukrainian Parliament (2014-2019);

Russia’s Hybrid Penetration of the Balkans: EU/NATO Challenges and Responses, Daniel Mitov, Minister of Foreign Affairs of Bulgaria (2014 – 2017);

The Caucasus: Between NATO/EU Integration and Russia’s Hybrid Pressure, Shota Gvineria, Ambassador of Georgia to the Netherlands (2010 -2014);

Russia and the Right-Wing Radicalization in the West as an Instrument of Hybrid Warfare, Dr. Anton Shehovtsov, University of Vienna; Senior Fellow, Free Russia Foundation; Author of “Russia and the Western Far Right: Tango Noir”;

“Hybrid Containment”: Responding to Russia’s Information Warfare and Destabilization Campaigns, Brian Whitmore, Senior Fellow, CEPA; University of Texas;

Hybrid Warfare in Russia’s Grand Strategy: Foreign and Security Policy Overview; Russian Lawfare and the Weaponization of the Law: Challenges and Western Responses; Mark Voyger, Founder and President, The Hybrid Defense Academy; Senior Fellow, CEPA.

Claudia Palazzo